Il decalogo dello sciatore
Dagli anni '50 in avanti, la pratica dello sci ha avuto uno sviluppo straordinario in tutto l'arco alpino, divenendo a tutti gli effetti uno sport di massa. Per questo è importante seguire e rispettare alcune norme di comune prudenza.
Il "Decalogo dello sciatore", approvato a Beirut nel 1967 dalla Federazione Internazionale dello Sci, rappresenta la più completa e organica regolamentazione del comportamento dello sciatore.
- Rispetto per gli altri:
Ogni sciatore deve comportarsi in modo da non mettere in pericolo altre persone o provocare danni. - Padronanza della velocità e del comportamento:
Ogni sciatore deve tenere una velocità e un comportamento adeguati alla propria capacità nonché alle condizioni generali della pista, della libera visuale, del tempo e all'intensità del traffico. - Scelta della direzione:
Lo sciatore a monte che ha la possibilità di scegliere il percorso deve tenere una direzione che eviti il pericolo di collisione con lo sciatore a valle. - Sorpasso:
Il sorpasso può essere compiuto (con sufficiente spazio e visibilità), tanto a monte quanto a valle, sulla destra o sulla sinistra, ma sempre a una distanza tale da evitare intralci allo sciatore sorpassato. - Immissione ed incrocio:
Lo sciatore che si immette su una pista o che riparte dopo una sosta, deve assicurarsi di poterlo fare senza pericolo per sé o per gli altri; negli incroci deve dare la precedenza a chi proviene da destra o secondo indicazione. - Sosta:
Lo sciatore deve evitare di fermarsi, se non in caso di necessità, nei passaggi obbligati o senza visibilità. La sosta deve avvenire ai bordi della pista. In caso di caduta lo sciatore deve sgomberare la pista al più presto possibile. - Salita:
In caso di urgente necessità lo sciatore che risale la pista, o la discende a piedi, deve procedere soltanto ai bordi della stessa. - Rispetto della segnaletica:
Tutti gli sciatori devono rispettare la segnaletica prevista per le piste da sci ed in particolare l'obbligo del casco per i minori di 14 anni. - Soccorso:
Chiunque deve prestarsi per il soccorso in caso di incidente. - Identificazione:
Chiunque sia coinvolto in un incidente o ne è testimone è tenuto a dare le proprie generalità.
LA SEGNALETICA
Il decreto, inoltre, introduce anche l'obbligo per i gestori delle aree sciabili di apporre una segnaletica conforme, fermo restando le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e Bolzano.
I segnali sono in parte simili a quelli stradali: ad esempio, quello che indica una strettoia, o il punto esclamativo che avverte di un pericolo generico, o l'incrocio, o la curva pericolosa a destra o a sinistra, o la pendenza. C'è poi, sempre tra i segnali di pericolo - di forma triangolare - quello che mette in guardia dalle cadute (raffigurato da un omino che precipita da una scarpata) o dalla presenza di un crepaccio, di un dosso o di una cunetta, o che invita a prestare attenzione alle motoslitte.
Sette, invece, i segnali d'informazione - di forma quadrata - : per indicare il posto di soccorso, il posto di chiamata per soccorso, la pista da fondo per tecnica classica e quella per tecnica libera, la pista da snowboard, il centro sciistico o un sentiero invernale.
3 sono i segnali d'obbligo: di seguire una determinata direzione, di utilizzare lo snowboard o il casco protettivo per i minori di 14 anni. Ci sono poi i segnali di divieto: sono 7, da quello di camminare sulla pista da sci a quello di usare la slitta, lo skibob o lo snowboard, di accesso, di sciare nel bosco o di sciare tout court.
E per avvertire gli incauti sciatori che si avventurano dove non dovrebbero, un segnale rettangolare, con una mano aperta e la scritta "Stop. Pericolo valanghe" in quattro lingue (italiano, tedesco, francese e inglese).
Qualche altro piccolo suggerimento...
Per gli snow-boarder
Controllate sempre lo spazio a destra e sinistra prima di cambiare direzione poiché la visuale è limitata.
Assicurate sempre con un cinturino il piede alla tavola.
Durante la risalita con gli impianti, sganciate il piede dall'attacco, lasciandolo libero sulla tavola.
Per i fuoripista
Portare sempre con sé l'Arva, apparecchio elettronico che consente di essere rintracciati in caso di valanga.
Mai andare da soli, è consigliabile andare in un gruppo di 4/5 persone.
Comunicare ad altri sempre la meta e i tempi dell'escursione.
Farsi accompagnare da una guida che conosce bene i posti.