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Il Codice Identificativo Nazionale (CIN)

Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) è attribuito a tutte le strutture turistiche, comprese case in affitto per brevi periodi, hotel e altre attività ricettive come B&B, ostelli, agriturismi e affittacamere. Questo codice è rilasciato dal Ministero del Turismo su richiesta del proprietario.

L'introduzione del CIN comporta la registrazione delle strutture in una Banca Dati Nazionale. Questo sistema mira a garantire maggiore trasparenza e controllo nel settore degli affitti turistici, migliorando la gestione delle attività ricettive.

Il CIN è costituito da un codice alfanumerico diviso in più parti:

  • Codice di Ricodifica del Ministero: stabilito dal Ministero;
  • Codice ISTAT della Provincia: identifica la Provincia tramite il codice ISTAT;
  • Codice ISTAT del Comune: specifica il Comune con il codice ISTAT;
  • Codice di Classificazione ISTAT: determina la categoria della struttura secondo i criteri ISTAT;
  • Sequenza Alfanumerica Casuale: assicura l’unicità del codice con una sequenza di caratteri casuali.

Un esempio di formato CIN è IT 039 007 B1 ooooo.

Il Ministero del Turismo ha annunciato che l'obbligo del CIN entrerà in vigore 60 giorni dopo la pubblicazione dell'avviso in Gazzetta Ufficiale, che ufficializzerà il funzionamento della Banca Dati Strutture Ricettive (BDSR) e del portale MITUR per l'assegnazione del codice. Questa pubblicazione è avvenuta il 3 settembre 2024, e quindi il CIN affitti brevi diventerà obbligatorio in tutte le Regioni italiane a partire dal 2 novembre 2024. La prima fase di sperimentazione in alcune Regioni si è conclusa il 1° settembre 2024.

Il Codice Identificativo Nazionale è obbligatorio per:

  • Unità immobiliari destinate a contratti di locazione a uso turistico;
  • Immobili destinati a locazioni brevi;
  • Strutture ricettive turistiche, sia alberghiere che extralberghiere.

Differenze tra Codice CIN e Codice CIR

Il CIN sostituirà il precedente Codice Identificativo Regionale (CIR), mantenendo lo stesso formato. La differenza principale è che il CIN non solo rimpiazzerà i vecchi CIR, ma contribuirà anche a creare una Banca Dati Nazionale contenente informazioni su tutte le strutture turistiche in Italia. Le Regioni dovranno generare il CIN aggiungendo un prefisso alfanumerico ai CIR esistenti, fornito dal Ministero del Turismo. Le 20 Regioni già utilizzanti il CIR dovranno completare la transizione entro 30 giorni per i codici esistenti e entro 7 giorni per i nuovi.

Comunicazione del Codice CIN

Il CIN per affitti brevi deve essere visibilmente esposto. A livello nazionale, i proprietari di immobili destinati a locazioni devono mostrare il CIN sia all’esterno della struttura sia sui portali online.

Le disposizioni richiedono quanto segue:

Il codice CIN deve essere chiaramente visibile accanto al nome della proprietà all’esterno dell’edificio corrispondente. Inoltre, è necessario includere il codice CIN in ogni annuncio sui portali OTA (ad esempio, Airbnb, Booking.com, Expedia) e su qualsiasi piattaforma dove la struttura è pubblicizzata, compresi i siti di prenotazione diretta.

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